QUANDO decidiamo di farlo, dobbiamo attendere 90 minuti per conoscere l'esito. È questo il tempo che serve per sapere se una persona è positiva al
Coronavirus usando il test “pronto all’uso” per la diagnosi
dell’infezione da Covid-19 (STAT-NAT© COVID-19, certificato CE-IVD a fine
marzo), disponibile in Italia e in Europa. È stato sviluppato da un’azienda
milanese, Sentinel Diagnostics, in collaborazione con alcuni dei più importanti
laboratori ospedalieri del nostro Paese impegnati nell’individuazione e
trattamento di infezioni da Covid-19.
COME vogliamo eseguirlo sta a noi deciderlo: possiamo
scegliere due versioni del kit. STAT-NAT© COVID 19 HK (che segue il protocollo
di Hong Kong) e STAT-NAT© COVID 19 B (basato sul protocollo di Berlino).
“Entrambi sono in linea con i protocolli internazionali e permettono di
analizzare tutte le sequenze di geni di Covid-19 definite a livello globale –
spiega Maurizio Gramegna, Chief Technology Officer di Sentinel Diagnostics -.
Il tecnico estrae dal tampone rinofaringeo l’acido nucleico RNA, che poi viene
inserito nella provetta di reazione. Il tempo per il risultato finale è di
circa un’ora e mezza. È molto rapido, proprio perché è ‘pronto all’uso’, e la
provetta contiene già tutti i reattivi necessari. In questo modo, i tempi sono
dimezzati rispetto agli altri dispositivi utilizzati finora, che, invece,
richiedono fino a 5 ore e prevedono diverse componenti liquide, che devono
essere miscelate e ricostituite all’interno della provetta, sottraendo così
tempo prezioso al lavoro del tecnico”.
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