QUANDO si vogliono garantire le condizioni di salubrità degli ambienti
chiusi e quindi la salute di chi li occupa è necessario ricambiare l’aria,
ventilando. In questo contesto, sia l'Istituto Superiore di Sanità che
l’Organizzazione Mondiale della Sanità consigliano di immettere il più
possibile aria esterna nei locali chiusi.
COME immettere
aria esterna? “Aprendo le finestre e (ove possibile) anche le porte oppure –
soluzione più consigliata ed efficacie – accendendo gli impianti di
climatizzazione (usati per il riscaldamento invernale e raffrescamento estivo).
Aprire solo le finestre non garantisce sempre un ricambio d’aria completo nei
locali, quindi non si può avere la certezza di aver diluito l'eventuale
concentrazione di virus in ambiente. Mentre con gli impianti di climatizzazione
si immette nei locali la quantità d’aria necessaria per il ricambio dove e
quando si vuole, mantenendo alte anche le condizioni di comfort termico. Usando
tali impianti di climatizzazione si riduce quindi il rischio di contagio
proprio perché si diluisce l'eventuale concentrazione di virus all'interno dei
locali chiusi”, fa sapere in una nota l’ufficio stampa di Daikin.
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