QUANDO sul web prenderà il via Le lingue der monno.
Parole, paroline, parolacce. Sonetti di Giuseppe Gioachino Belli, Roma
festeggerà i 2773 anni con la lettura dei suoi sonetti più celebri, senza
interrompere una maratona di lettura che da qualche anno scandisce ogni
compleanno.
COME è da immaginare in periodo di quarantena, quest’anno la tradizione proseguirà sul web dalle 14: esperti, giornalisti, registi e attori - tra cui Giorgio Tirabassi, Max Paiella, Paola
Minaccioni, Francesco Acquaroli, Emanuela e Stefano Fresi, Massimo Wertmüller,
Filippo Ceccarelli, Angelo Maggi, Stefano Messina, Maurizio Mosetti, Ariele
Vincenti, Guido Marolla - si alterneranno ogni 15 minuti con
videoletture di alcuni sonetti che il Belli ha costruito intorno ad alcune
parole chiave - collera, indifferenza, editto, governanti, interni domestici,
povertà, potere, poverello, fratelli, inferno, guerra, servitori e padroni,
solo per citarne alcune - particolarmente significative nel momento storico che
attraversiamo. Un clima assai noto al Belli che ha vissuto, come tutti i romani
di allora, la terribile epidemia di colera che esplose nell’estate del 1837.
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