QUANDO occorre far chiarezza su sigarette elettroniche e
fake news, la parola passa al Professor Fabio Beatrice, Direttore del Centro
antifumo dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino. E la domanda nasce
spontanea: il Covid-19 viene trasmesso dall’inquinamento? "FALSO: I dati disponibili
relativi all’epidemia mostrano che le classi di età di gran lunga più colpite
(in termini sia di casi che di decessi) sono quelle adulto-anziane. In Italia
infatti l’età media dei casi è di 62 anni (con circa l’1% dei casi con età
<18 anni). Il ridotto numero di casi COVID-19 nella popolazione
infantile appare non suffragare l’ipotesi di una azione favorente degli inquinanti
(se inquinamento c’è colpisce tutti)”, prosegue l’esperto.
COME interpretare il legame (se esiste) tra Covid-19 e inquinamento atmosferico? “Deve essere letto nel senso che
l’esposizione a PM 10 nel corso degli anni indebolisce i polmoni, aumenta i
danni cumulativi a carico dell’apparato respiratorio e lo
espone a maggiori criticità nella polmonite interstiziale da Covid-19 così come
chiarito dall’Harvard University T.H. Chan School of Public Health”, indica
Beatrice. Come ha sottolineato anche l’ISS: “La complessità del fenomeno,
insieme alla parziale conoscenza di alcuni fattori che possono giocare o aver
giocato un ruolo nella trasmissione e diffusione
dell’infezione Sars-CoV2, rendono al momento molto incerta una valutazione di
associazione diretta tra elevati livelli di inquinamento atmosferico e la diffusione dell’epidemia Covid-19, o del suo ruolo di
amplificazione dell’infezione. Uno studio potrà essere svolto con il corretto
approccio scientifico, solo quando l’epidemia e
l’emergenza saranno terminate e potranno essere disponibili
tutte le conoscenze sulle variabili/fattori utili ad analizzare il fenomeno,
effettuando anche un’analisi comparativa su scala più ampia quale quella
europea e internazionale”.
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