QUANDO ha
deciso di tornare a Roma, la più giovane dei Bonaparte non voleva
ricongiungersi col tedioso marito Camillo Borghese, ma rivivere nel monologo
inedito "Io, Paolina", scritto dall’autrice teatrale Valeria Moretti e interpretato
dall’attrice Milena Vukotic. L’occasione la offre la mostra “Canova. Eterna
Bellezza”. L’appuntamento, sarà mercoledì 5 febbraio, alle ore 17, al Museo di Roma.
COME era lo
sappiamo: impudica, fiera della propria
bellezza e sfrontata, con una personalità leggendaria, Paolina Borghese fu capace di esibire
il suo corpo nudo come solo
Diana di Poitiers dimostrò con audacia, appartenendo anche alle più alte sfere del
potere. A chi le chiedeva se non avesse provato disagio a posare senza vestiti
davanti al Canova, Paolina rispondeva che tutto era andato per il meglio perché
la sala era ben riscaldata. Oggi, è diventata
un’icona femminile che sfida i secoli, resa eterna dall’artista nella celebre
statua conservata alla Galleria Borghese. Bellissima, capricciosa e spudorata,
la donna diede filo da torcere al marito principe Borghese, all’amato fratello
Imperatore e perfino al Papa Leone XII che tuttavia non le negò la sepoltura
nella Basilica di Santa Maria Maggiore.