QUANDO si fa una storia, prendete gli ingredienti giusti. Quali? Una casa. Cinque famiglie. Cent'anni di storia. Quella della Germania
del secolo scorso, dalla fine della prima guerra mondiale all'ascesa
del nazismo, dalla costruzione del muro di Berlino, proprio lì a due
passi della porta sul retro, alla sua caduta.
COME testimone della gioia di chi arriva e del terrore di chi fugge, quella casa oggi si chiama Alexander Haus, ed è divenuta un centro di educazione e riconciliazione.
COME testimone della gioia di chi arriva e del terrore di chi fugge, quella casa oggi si chiama Alexander Haus, ed è divenuta un centro di educazione e riconciliazione.
Il libro La Casa sul Lago che ne racconta le vicende, scritto da Thomas Harding e illustrato da Britta Teckentrup, è ora in libreria per Orecchio Acerbo. Nel corso di un
secolo, ha ospitato una felice famiglia ebrea, un famoso compositore nazista,
dei rifugiati, un informatore della Stasi. Ha visto una guerra mondiale
arrivare e andarsene, la costruzione del Muro di Berlino a due passi dalla sua
porta sul retro. Questa è la storia di come nacque, di come fu trasformata dai
suoi abitanti
e di come lei,
a sua volta, trasformò loro. Questa è la sorprendente storia di una casa capace
di resistere alle scosse che agitarono il mondo. Perché quella casa è stata,
nel suo
silenzio e nel suo oblio, in prima linea sul fronte della Storia.
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