QUANDO una donna senza vita viene trovata in una teca, come
fosse una reliquia, il thriller è assicurato. Capita leggendo “Il cacciatore di
anime” (Piemme,
pagg. 288, 17,50 euro, che uscirà il 9 giugno) l’ultimo
romanzo di Romano De Marco, due volte vincitore del premio dei lettori allo
Scerbanenco. La storia? “Angelo Crespi è uno dei maggiori esperti italiani di
serial killer. Ne ha catturati tre, grazie alla capacità di entrare nelle loro
menti e anticiparne le azioni criminali. La sua è stata una carriera straordinaria,
fino a quel giorno maledetto. Il giorno in cui ha dovuto pagare un prezzo
troppo alto per chiunque. Quando il dolore è impossibile da sopportare, l’unica
alternativa al suicidio è scomparire dalla faccia della terra. Addio al lavoro,
ai legami, persino alla propria identità. Con un nuovo nome, da oltre
vent’anni, Crespi vive un’esistenza diversa, cercando di venire a patti con i
fantasmi del passato. Ha trovato rifugio in un paese defilato, avvolto nella
placida atmosfera delle colline toscane, in provincia di Pisa. Peccioli sembra
la meta ideale per il suo buen retiro, fino a quando anche in quel luogo ameno
qualcuno inizia a uccidere”.
Commenti
Posta un commento