QUANDO c’è
un allarme, scatta inevitabilmente il grido: "Due bambini su dieci (20%)
in Italia sono in sovrappeso e uno su dieci (10%) è obeso, con una tendenza
crescente dal Nord al Sud. La fascia d'età più colpita è quella dai 6 anni in
su", ma ad allarmare di più è che "il 50% dei bambini e degli
adolescenti obesi sarà così anche in età adulta". È quanto dichiara Lisa
Mariotti, nutrizionista pediatrica del dipartimento di Medicina dell'Infanzia e
dell'Età Evolutiva ASST Fatebenefratelli-Sacco di Milano, nonché referente
della Società Italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps).
La dottoressa elenca poi i dati e le patologie dei bambini obesi: "Un bambino su venti ha dei livelli alti di glicemia con una sindrome prediabete. Il 30% ha livelli alti di colesterolo e trigliceridi, quindi è esposto alla sindrome metabolica e anche a un'incidenza di arteriosclerosi. Sempre il 30% dei bambini obesi ha un primo danno a livello epatico con il fegato ingrossato. Il 10% mostra già dei lievi livelli di ipertensione arteriosa. Inoltre- prosegue la nutrizionista- i rischi per questi bambini sono: complicanze gastrointestinali, respiratorie, ortopediche e psicosociali".
L'allarme riguarda soprattutto i Paesi del Sud Europa e in particolare: Italia, Spagna, Grecia e Malta. "Questi Stati- spiega Mariotti- hanno un'incidenza maggiore di sovrappeso e obesità in età pediatrica e c'è anche una maggiore prevalenza di obesità grave, che è un livello più avanzato dell'eccesso ponderale".
La dottoressa elenca poi i dati e le patologie dei bambini obesi: "Un bambino su venti ha dei livelli alti di glicemia con una sindrome prediabete. Il 30% ha livelli alti di colesterolo e trigliceridi, quindi è esposto alla sindrome metabolica e anche a un'incidenza di arteriosclerosi. Sempre il 30% dei bambini obesi ha un primo danno a livello epatico con il fegato ingrossato. Il 10% mostra già dei lievi livelli di ipertensione arteriosa. Inoltre- prosegue la nutrizionista- i rischi per questi bambini sono: complicanze gastrointestinali, respiratorie, ortopediche e psicosociali".
L'allarme riguarda soprattutto i Paesi del Sud Europa e in particolare: Italia, Spagna, Grecia e Malta. "Questi Stati- spiega Mariotti- hanno un'incidenza maggiore di sovrappeso e obesità in età pediatrica e c'è anche una maggiore prevalenza di obesità grave, che è un livello più avanzato dell'eccesso ponderale".
COME gestire
il problema? La nutrizionista fornisce alcuni consigli per prevenire l'obesità
che partono dall'età concezionale: "Mantenere un corretto peso anche in
gravidanza e non fumare; fornire l'allattamento al seno fino ai 6 mesi;
calcolare bene l'alimentazione complementare; evitare i fast-food in età
scolare e adolescenziale; ridurre l'esposizione ai cellulari, schermi e giochi
sotto le due ore al giorno; aumentare l'attività fisica". I pasti sono 5 nell'arco della giornata: quelli principali, come la colazione,
il pranzo e la cena, intervallati da una merenda e ognuno di questi deve avere
"il giusto apporto di tutti i nutrienti. Per fare ciò- conclude- si può
utilizzare, come gioco divertente per i bambini, il 'Nutripiatto' elaborato e
proposto dalla Sipps: una rappresentazione grafica per evidenziare come
strutturare un piatto ideale, con una buona percentuale di verdure, grassi,
acqua, carboidrati e proteine". Qui è possibile scaricare la guida della Sipps.
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