IL CUORE DEL LAGO DI SCANNO: UNA GIOIA… OPS, UN GIOIELLO

QUANDO – Non ha la forma di un cuore, perché dall’alto ricorda la sagoma dell’Emilia Romagna, ma c’è un punto preciso dove il Lago di Scanno (L’Aquila) ha la forma di un cuore azzurro. Si raggiunge attraverso un sentiero. Da oggi il fotografo e creativo Danilo Susi vi offre una scorciatoia: il ciondolo che ha realizzato insieme all’orafo Maurizio D’Ottavio e l’artigiana del vetro Alessia Fatone. Da una manciata di giorni si può ammirare in una teca di via delle Caserme 24, nel Museo delle Genti d’Abruzzo, a Pescara: i tre artisti lo hanno donato.

COME – Ricorda la presentosa (pegno d’amore), eppure "Il cuore del lago" è nato dopo la fortissima nevicata che ha paralizzato l'Abruzzo. Ora fa bella mostra di sé nel Museo che lo storico d’arte Christian Dolente ha illustrato durante il tour Abruzzo Food Experience (@cciachpe). Partendo da due esempi di sepoltura neolitica ritrovati in località Villa Badessa, vicino Rosciano (Pe), quando si pensava che i defunti tornassero nel ventre della dea Madre Terra con la speranza di tornare a nuova vita, tra forme di pane e guerrieri, presentose e ambientazioni d’effetto, è impossibile non sostare davanti a uno specchio in legno. È un capolavoro che pare il portale di una chiesa. Lo ha creato un artigiano pastore per la nipote che si doveva sposare: “I pastori viaggiando – racconta la guida – si rifugiavano spesso sotto i portali delle abazie, immagazzinando e metabolizzando tutto quel repertorio decorativo della plastica scultorea che poi riproponevano”. Che dire del tholos? “In questo caso si tratta di un rifugio dei pastori, che veniva sfruttato la sera. Perché i pastori non scendevano in paese tutti i giorni e quindi dovevano rifugiarsi. Dove? Nei Tholos di pietra (a secco), che si surriscaldava durante il giorno e rilasciava calore la notte. Fuori c’erano gli stazi, i recinti di cui ci parla Gabriele D’Annunzio, con una serie di strumenti come l’archiloco (appendiabito) ricavato da un tronco d’albero – spiega Dolente – Ma c’era anche la lastra di pietra che ricorda quella dei Flintstones, usata per canalizzare il siero e ottenere la ricotta”. Per le turiste più vezzose, impossibile non notare le sciacquajje, orecchini lunari tradizionali abruzzesi: indossati dalle donne anche quando andavano al fiume a lavare i panni, avevano dei sonagli che cacciavano via il male.

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